LETTORI FISSI

domenica 14 gennaio 2024

SPOGLIATI

 








Spogliati tutta,

mostrami serena

le rughe

le piaghe,

non temere

sono come te

ferito

spaventato dalla vita.

Strappa con rabbia

i veli orientali adornanti

quelle maschere di ghiaccio

che occultano lividi,

mostrati fiera

nei tuoi lineamenti.

Quando sarai spoglia,

come un albero d’autunno

e solo quando sarai nuda

indifesa come un neonato,

ti mostrerò le mie ricchezze

custodite in un forziere

di vetro sottile.

Ti donerò sincero

la mia fragilità

le mie insicurezze

le paure ancestrali

le impurità nascoste,

ti porgerò poi,

in un vassoio

di rose bianche,

la verginità della mia anima


    Che Guevara

      


 


giovedì 4 gennaio 2024

PERDONARE PER VIVERE MEGLIO?





PERDONARE PER VIVERE MEGLIO?
Non è facile da attuare, ma è l’unica strada che ci permette di ritrovare l’armonia interiore. Abbiamo sperimentato tutti, nei rapporti conflittuali, quanta sofferenza sentiamo assieme alla rabbia corrosiva che davvero riesce a torcere i nostri poveri visceri. Ma prima dobbiamo riuscire ad accettare e vincere la lotta con il nostro orgoglio che vuole dettare la correttezza dei nostri comportamenti.
Il perdono così spontaneo quando si è bambini, così difficile da adulti. Percepito da chi non lo usa come una umiliazione, un dichiararsi inferiore a chi ci ha offeso. E’ l’ego che dirige i nostri atteggiamenti, infarciti sempre di vanagloria. Invece basterebbe riflettere per capire che tra l’angosciosa rabbia che ci pervade quando siamo offesi, e la pace interiore nel sentirsi più buoni con riflessi soprattutto sulla nostra salute, conviene sempre utilizzare quest’ultima soluzione. Pensiamo solo agli effetti negativi di chi cova rancore: pressione che si alza, aritmie cardiache e infarti, insonnia e spesso ossessioni. Il perdono annulla tutti questi disturbi donando di nuovo energie benefiche.
Il perdono vero, non è compreso in quella frase che si sente spesso: io perdono, ma non dimentico. Infatti la prerogativa del vero perdono, è la dimenticanza dell’episodio e di chi ci ha ferito. Come se nulla fosse successo, come se il nostro feritore non fosse mai esistito. E ricordandolo si riesce a vederlo sotto un’altra luce, a capirne le ragioni, e ad avere compassione. Il perdono è da sempre una delle condizioni che portano verso il trascendente, come consigliato da tutte le più illuminate religioni, il cristianesimo con gli insegnamenti di Gesù in testa. 
C’è anche che lo ritiene non consigliabile,  sottovalutando il suo effetto: F. Nietzsche  lo riteneva una caratteristica delle persone deboli, Freud  dannoso per l’autostima, Schopenhauer  un disconoscimento di esperienze già fatte.
Per attuare il perdono c’è la condizione primaria di perdonare prima di tutto se stessi.  Quando capiremo che come esseri umani siamo imperfetti, al di là di ogni nostra volontà, riusciremo anche a comprendere le ragioni altrui. Nel perdono, si cede qualcosa “per-dono” si dona la nostra compassione agli altri, ma prima lo dobbiamo a noi. A volte servono anni di elaborazione, ma quando giunge, allora si sperimenta la gioia di vivere.
Una delle tecniche per arrivare prima ad usarlo, è quello di scrivere  la rabbia provata, in una lettera che non sarà mai spedita al nostro offensore, e di scriverci  dal suo punto di vista la risposta che vorremmo sentire davvero. È  così che si mette in moto una di quelle misteriose capacità della nostra esistenza. Si dice che pensare in positivo attivi il cervello a mandare onde che saranno percepite anche a distanza, da chi è coinvolto. Io credo sia vero. Ho constatato di persona il ribaltamento  improvviso di situazioni senza soluzione.
 Un’altra meno usata ma di una efficacia superiore è quella di appartarci nella nostra interiorità e di pregare il nostro Dio, qualunque sia la convinzione religiosa. Il suono ripetitivo della preghiera, calma e produce le onde theta, quelle del benessere interiore, del rilassamento mentale e della guarigione spontanea. Un’altra ancora, è quella di capire che il nostro Dio vuole dirci qualcosa attraverso il nemico, vuole mostrarci ciò che dobbiamo cambiare della nostra esistenza, in continuo divenire.
6/9/2012


martedì 5 aprile 2022

Quei morti senza pace...

 


Bucha  - Ucraina

Quei morti senza pace e senza sangue, vittime innocenti, scenografia orribile.

Scoperti  solo al 4 aprile, dopo quattro giorni dal ritiro del 31 marzo dei russi… corpi senza vita, senza una goccia di sangue come se non fossero umani.

Forse colpiti dai bombardamenti.

Forse giustiziati.

Forse ricomposti in una orribile scenografia, proprio là dove persero la vita.

Vittime di una guerra stupida fatta di paure e di assenza di confini alla disumanità.

Corpi che destano orrore per l’implicita crudeltà del conflitto, quasi che i cadaveri non fossero il principale risultato, vittime designate di ogni guerra.

Come se non si sapesse che le cose si ricostruiscono, le esistenze no.

Conseguenza di scelte disumane che annichiliscono.

Andrebbero processati tutti, chi ha ucciso, chi ha istigato la guerra ma soprattutto chi vuole che  la guerra continui…

 


mercoledì 23 marzo 2022

Ci vogliono coinvolgere...

 



22/3/2022 - Oggi al nostro Parlamento, Zelensky cercherà consenso per farci coinvolgere in una prossima guerra nucleare. A suo dire, dovremmo farci carico di difendere in futuro ogni aggressione all’Ucraina.

 Detto da chi non è stato capace di risolvere la guerra civile interna al suo paese che dal 2008 è costata oltre 14.000 morti, è oltremodo inquietante perché è certo, noi erediteremo i suoi conflitti.

 Detto da chi ha rinunciato al posto strategico di ponte prestigioso nella geografia dei continenti, tra inquietudini d’espansione economica e potere di occidente ed est, è ancor più inquietante e  pericoloso!

 Un capo a guida di un popolo avrebbe il dovere di preservare la pace e di cercare in ogni modo il benessere di chi lo ha eletto, nonché mediazioni fino allo sfinimento per evitare conflitti.

 Questo è ciò che un capo deve ai suoi cittadini. Valutare con sapienza le proprie forze e quando inferiori saper rinunciare all’aureola del martire, perché sono i suoi cittadini i veri e soli martiri.

 Uno statista accorto avrebbe evitato di sfidare, novello Davide, il gigante Golia perché in qualsiasi modo questa sanguinosa guerra finiràl’Ucraina diventerà schiava economica sia dell’occidente che dell’Europa. Pagherà in questo modo l’aiuto in armi e ricostruzione. 

 E tutto ciò per l’ostinazione a non restare neutrale, per voler aderire alla Nato percepita come minaccia dalla Russia. Questo in nome di una sovranità cieca e d’un condizionamento interessato e ignorato. (vendita di armi e altro)

 A me personalmente sembra demenziale definire un eroe costui.

 Invece Zelensky pontifica, sferza l’Europa parlando di nuovi muri perché gli europei lasciano guerre civili e non nella loro sede, per non essere coinvolti in guerre inutili.

E l’Europa ora pensa a farsi un esercito, si farà coinvolgere, dopo 65 anni di pace.

Ebbene io non voglio essere coinvolta in una guerra auspicata da chi vuol vendere armi e voluta da chi è incapace di pace e raziocinio.

 E voi?

 


sabato 12 marzo 2022

Uomo del mio tempo











Guernica - 1937 - Pablo Picasso


Sei ancora quello della pietra e della fionda,

uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,

con le ali maligne, le meridiane di morte,

t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,

alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,

con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,

senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,

come sempre, come uccisero i padri, come uccisero

gli animali che ti videro per la prima volta.

E questo sangue odora come nel giorno

Quando il fratello disse all’altro fratello:

«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,

è giunta fino a te, dentro la tua giornata.

Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue

Salite dalla terra, dimenticate i padri:

le loro tombe affondano nella cenere,

gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

Salvatore Quasimodo


La guerra in poesia e in immagini...

domenica 20 febbraio 2022

Venti di guerra


Nella foto i Preparativi per gli incontri diplomatici...


20/2/22 Respiriamo venti di guerra in cui potremmo essere coinvolti. 

Biden come i suoi predecessori, Obama e Bush mi sembra un falco bellicoso. Affermarono che Saddam Hussein aveva armi biologiche e non era vero, poi invasero la Libia alleandosi con la Francia favorendo l’islam radicale con  motivazioni fasulle, procurandoci una invasione sistematica di clandestini. Ora di nuovo Francia e America flirtano per contrastare la Russia.

Se il Donbass, come già avvenne per la Crimea, vuole annettersi alla Russia, li lascino andare e non rompano la pace…

Nel 2014 vi fu un referendum e due regioni su tre, votarono per l’indipendenza, una al 79% l’altra all’86 % oltre la Crimea che raggiunse il 95%.

Ad oggi la guerra civile innescata, conta oltre 14.000 morti dei quali i media europei hanno dato scarse notizie, né tantomeno sono state prese sanzioni per farla cessare...

Da allora ci sono continui problemi. Dovrebbero risolverli arrivando a un compromesso e non alle posizioni ostinate già viste. Abbiamo bisogno di pace e non di sfide pericolose…

***

26/2/22

Però il punto è un altro: l’adesione dell’Ucraina alla Nato con conseguenti postazioni strategiche di armi ai confini russi.

La guerra fredda per paura della potenza Russa non è mai cessata. Gli Usa hanno fatto fuoco e fiamme per cacciare i russi da Cuba nel 1962 quando questi chiesero loro aiuto e vennero piazzati missili e fornite armi. Come pensare che non possa dare fastidio a Putin se l’Ucraina entra nella NATO e  fa piazzare missili contro i russi?

La verità è che le armi vanno vendute e gli Usa sono i primi esportatori seguiti da Russia, Germania, Francia e Cina.

Quanto alla Germania dal settembre 2021 ha bloccato il Nordstream2 il gasdotto costruito coi russi, impedendone  l’approvvigionamento in Europa quindi un altro passo verso la guerra fredda. (E un nuovo problema per l’Italia che  acquista gas oltre il 40 percento)

Putin vuole cacciare il capo di stato Zelenskyj eletto nel 2019 che da allora spinge per entrare nella Nato eventualità che darà sicuramente avvio al posizionamento di armi strategiche verso il confine russo.

Trump almeno minacciava nuovi scontri ma poi si ravvedeva. Una tattica che produsse pacificazione. (vedi Kim Jong Un Corea), il contrario di ciò che fece Obama premio Nobel per la pace il quale dopo averlo ricevuto, bombardò, Libia, Afghanistan, Siria, Yemen, Somalia.

Nella foto un assaggio dei pacifici intenti Nato.

 


sabato 5 febbraio 2022

La vita dopo la morte

 La vita dopo la morte di Utmutató a léleknek


Nel grembo di una madre c'erano due bambini

 Uno ha chiesto all'altro Credi nella vita dopo il parto? Perché ci deve essere qualcosa dopo il parto! Forse siamo qui per prepararci a quello che saremo più avanti.

Sciocchezze - disse il primo - non c'è vita dopo il parto che tipo di vita sarebbe?

Il secondo disse non lo so ma forse ci sarà più luce che qui.

Forse cammineremo con le gambe e mangeremo dalla bocca

Forse avremo altri sensi che non possiamo capire ora.

Il primo rispose: 

 È assurdo camminare è impossibile e mangiare con la bocca ridicolo!

Il cordone ombelicale fornisce nutrimento e tutto ciò di cui abbiamo bisogno ma è così corto! La vita dopo il parto deve essere logicamente esclusa.

Ma il secondo insistette:

Io penso che ci sia qualcosa forse è diverso da quello che c'è qui e forse non avremmo più bisogno di questo cordone.

Il primo rispose:

 sciocchezze e inoltre se c'è vita perché nessuno è mai tornato da lì?

Il parto è la fine dalla vita e dopo il parto c'è solo oscurità, silenzio e oblio che non ci porta da nessuna parte.

Beh, non lo so disse il secondo

ma sicuramente incontreremo la madre e lei si prenderà cura di noi.

Il primo rispose: madre? Credi davvero nella madre? Ridicolo!

E se la madre esiste dov'è ora?


Il secondo disse:

 è tutta intorno a noi siamo circondati da lei. Noi siamo di lei è in lei che viviamo. Senza di lei questo mondo non esisterebbe e non potrebbe esistere.


Il primo disse: non la vedo quindi è logico che non esista.


A questo il secondo rispose:

A volte quando sei in silenzio e ti concentri e ascolti davvero puoi percepire la sua presenza e puoi sentire la sua voce amorevole che ci richiama dall'alto...