Guernica - 1937 - Pablo Picasso
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo
La guerra in poesia e in immagini...
A arte e a poesia como dispositivos bélico-poéticos em virtude da paz...monocromático simbólico, sepulturas cinzentas, pássaros que prenunciam como no trigal de Van Gogh, a morte. Picasso insiste no "pégaso" de sonho e mentira de Franco, mas nesse caso a Medusa ferida é o próprio cavalo. Um inocente cavalo, tão inocente como os jovens que nunca desejaram matar seus irmãos, seus vizinhos...imagem que diz muito (agora), assim como o Quasimodo aponta o trogloditismo vigente. Ninguém melhor do que poetas e pintores para travar esta guerra contra a guerra. Como eu disse antes, reis e rainhas ficam recuados, e os peões desse jogo vão sendo carbonizados, os cavalos feridos e as torres derrubadas. Não há nada de messiânico nesta corrida por dinheiro. E querem numa desinformação maniqueísta se passarem por mocinhos. É lamentável a desgraça escondida por trás da desgraça! Que Deus nos proteja, Rosanna!
RispondiEliminaDavvero Arnaldo, che Dio ci protegga da questi guerrafondai senza umanità.
EliminaDa questi "statisti" interessati solo al potere e che raccontano bugie pensando che i loro popoli siano stupidi o avidi come loro.
"Statisti" indegni che ci stanno uccidendo con guerre crudeli, armi consuete e armi biologiche, quali l'ultimo virus creato in laboratorio.
Vogliono ridurre la popolazione mondiale, vogliono nuovi schiavi per dominare il mondo...forse penseranno d'essere immortali, invece sono solo pazzoidi criminali.
Realmente Arnaldo, que Deus nos proteja desses belicistas sem humanidade.
Desses "estadistas" interessados apenas no poder e que mentem pensando que seu povo é tão estúpido ou ganancioso quanto eles.
"Estadistas" indignos que estão nos matando com guerras cruéis, armas costumeiras e armas biológicas, como o último vírus criado em laboratório.
Eles querem reduzir a população mundial, eles querem que novos escravos dominem o mundo... talvez eles pensem que são imortais, em vez disso, eles são apenas criminosos loucos.
Un abbraccio forte a te!
Ti lascio il mio più caro saluto
RispondiEliminaGrazie Giorgio, buona giornata a te!
EliminaIeri, come oggi, l'uomo è sempre lo stesso... sempre assetato di sangue.
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questa poesia di Quasimodo, piena di riferimenti che suscitano riflessioni. Buona giornata, Stefania
Grazie a te Stefania, un caro saluto.
EliminaL'uomo non cambia, ieri come oggi. Un caro saluto.
RispondiEliminaDiciamo pure che cambiando peggiora! Poveri noi. Buona serata, a presto!
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