LETTORI FISSI

giovedì 10 ottobre 2019

SOLO





Quanto tempo è rimasto solo?
Quanto tempo gli sarà servito per decidere di annullarsi?
Quanto tempo per scegliere la corda, per assicurarsi che il cappio fosse stabile, col nodo ben fatto?
Quanto avrà atteso che qualcuno insospettito dal silenzio o dal sottile rantolo dell’agonia, cercasse di entrare?
Solo e inascoltato. In mezzo ai compagni allegri di vita e di scherzi.
Solo. Accanto a padre, madre.
Solo, mentre la sorella giocava.
Solo. Senza nemmeno il sentore e il conforto della volontà superiore che decise l’origine e il divenire del mondo, padre o madre, chissà!
E sempre solo nel gioco infinito e ipnotico della pallina da inseguire nel cellulare venuto anch’esso a noia.
Senza accorgersi della madre che rispettava i suoi silenzi, perché se voleva smussarli lo infastidiva.
Ancora solo, oggi che uno scampanio cupo richiama adulti e ragazzi verso un abbraccio emotivo atteso invano da vivo.
Solo e al centro, circondato da rimpianti, rimorsi e lacrime di chi resta, sconvolto e attonito. Al centro, ora che vibra soltanto pace.
Ora che dall’altra dimensione non è più solo, amalgamato all’anima del cosmo, ora si, può perdonare questo mondo imperfetto, incapace di calore.

Dedicato a G. 14 anni suicidatosi il 24/9/2019

lunedì 7 ottobre 2019

NOTTE




Notte,  non bianca né colorata.

Notte e riflessioni, fragili come stelle brillanti.

Oggi è questo per me la notte. Anni luce fa, era eccitazione, una non luce complice di trasgressioni e divertimento.
Era un giorno con l' abito blu.
La notte cammina con il nostro mutare, a volte si impone prepotente, a volte ci fa compagnia rendendoci fuochi fatui...

martedì 17 settembre 2019

RITARDI





Inghiottendo ipocrisie
galleggerà l’ombra spezzata
dal fiume all’erba?
Quanto tempo servirà per alzarsi
uccidere, misurare tracce e distinguere
i morti soffocati dagli annegati
fra sabbia,  insetti, e giornali?
Quanto per sognare voli
quanto per camminare in acqua
lasciando impronte?
Fare un cenno d’amicizia
sedersi a un tavolo, odorare pesce
inghiottire vino e molluschi al limone
o rigirare gusci immaginando
perle paglierine si potrà ancora?
Si, svanirà il tempo sospeso di gocce velate
e di consigli per consolarsi.
Svanirà, perché al sole anche il dolore
riluce sul ciglio della strada.
Passerà anche l’estate pazza
l’autunno dominante e l’inverno mortifero.
E si vivrà ugualmente tra poveri famelici
e ventri sazi.
“Si può forse ritardare la primavera?” (*)

(*) l’ultimo verso è di Percy Bysshe Shelley


giovedì 12 settembre 2019

FIAMMATE




A volte mi abita la strage
così elargisco falsamente candida, a piene mani
argomenti cupi.
e attendo repliche vacue, virtuose
da scuotere come uno straccio.
Perché lo faccio?
Forse per ascoltare smentite
conferme, fiammate di soavi paradisi
sconosciuti alla memoria.
Così, resto chiusa da una frotta di dolore
impaziente di trovare compagni di viaggio
dall’allegria stabile.
Forse il mondo è ancora buono
forse nessuno recita appeso a un filo
di miserabile rassegnazione…

domenica 2 giugno 2019

SPIRAGLI



Madre e figli, tessiture complicate
nuvole di tempo
che si dissolvono in pianto, grandine
o neve
regole affidate dalla vita
seppellite pian piano
incendiate dall’assenza.

Tu abiti nell’alveare
delle mie abitudini e dottrine
io in un debole spiraglio del passato.

giovedì 2 maggio 2019

POI




Poi la rinuncia diventa dolce
santità giustificata
ricorda il disfarsi dei semi
nel passo fondo, verso l'acqua
a primavera.

Poi sai che non c'è motivo
per essere amati
né per essere odiati o dimenticati
e sai che unisce più la voglia di guerra
che quella dell'amore.

Poi c'è l'allegria
che sospende
la traduzione del commiato imbarazzato
e tende la mano
allo spazio vuoto che scintilla...

venerdì 12 aprile 2019

MELODIE dallo specchio IMPERFETTO



Mi accoglierai alla fine di questo sentiero indecifrabile?

la mia sostanza di radice polverizzata
nel tuo ciclo di vertigine infinita
 si riunirà al mio spirito?
Oppure viaggerò per sempre al buio?
Porterò con me i miei segreti, la mia ombra ricamata di pace
o forse verrò   trasformata in una scintilla ardente
per lungo tempo?
So che mi attende un viaggio di cui nulla serberò
né i passi senza paura, né fame o sete nel tempo senza fine
ma forse  suonerò l’arpa eolica
e sarò anch’io respiro, musica  innocente
 soffio,  movimento infinito dell’universo.

 E anche se l’abito di carne si sfalderà
sotto le pungenti dita della tua volontà
che diverrà mia
io, quantica melodia d’amore immortale
 oserò dirti  il mio infinito dubbio.
Allora forse mi  dirai  se riuscirai un giorno a riunirti,
a ricongiungerti in una sola volontà
senza sentirti solo,
senza la nostalgia di noi umani
infelici e inquieti
perché sei Tu che ci hai voluto smemorati e feroci
distruttori e creatori, infidi e buoni.
Noi  la Tua immagine,
noi  che siamo  il tuo specchio imperfetto…

giovedì 14 marzo 2019

FAMIGLIA E NEURONI SPECCHIO





Recentemente alcune regioni stanno adottando provvedimenti per promuovere e sostenere le famiglie.

Io credo che la famiglia intesa come unione di persone che condividono con amore gioie, prosperità e difficoltà, sia il vero stabile mattone della società civile. Una forza che lega individui accrescendone valori etici e morali. Una famiglia può essere composta anche da persone dello stesso sesso. Anche gli animali avrebbero diritto ad esserne riconosciuti come membri effettivi.

Strada facendo la famiglia si amplia naturalmente con i figli trasmettendo (almeno dovrebbe essere così) opposte sensibilità che si completano, vale a dire le basi complete del vivere civile.

I bambini assorbono come spugne tutto ciò che avviene nella famiglia e si comporteranno di conseguenza da adulti. Le famiglie composte da persone dello stesso sesso, però, trasmettono come naturale ciò che naturale non è. Due femmine o due maschi non possono procreare ma possono forse annullare l’ impulso della replica della specie. Non solo le comete o avvenimenti catastrofici possono annullare l’ umanità, ma anche la mancata attrazione verso un sesso diverso.

A questo proposito numerosi studi hanno dimostrato che sia negli animali che negli uomini esistono i neuroni specchio che si attivano sia quando si compiono o si vedono compiere determinati azioni. Vi sarà quindi una replica delle azioni ritenute logiche, naturali.

Nelle famiglie in cui vige violenza o l’ assoluta libertà per assunzione di droghe o altro, si trasmetterà come normale questo comportamento

Per questo senso dell’ imitazione nelle famiglie e non (tv, cinema, ecc.) siamo arrivati a mostruosi comportamenti anormali:
bullismo, omicidi, dipendenza da droghe e alcool, ecc.
Gli uomini non hanno inventato la famiglia e nemmeno le comunità.

Gli animali apparsi prima di noi hanno molto da insegnarci sulle regole di solidarietà, confini territoriali, difesa del loro territorio e naturale riproduzione della specie.
Sarebbe auspicabile che non vi fosse confusione tra la giusta libertà individuale e l’ annullamento delle regole naturali e morali…