LETTORI FISSI

giovedì 10 ottobre 2019

SOLO





Quanto tempo è rimasto solo?
Quanto tempo gli sarà servito per decidere di annullarsi?
Quanto tempo per scegliere la corda, per assicurarsi che il cappio fosse stabile, col nodo ben fatto?
Quanto avrà atteso che qualcuno insospettito dal silenzio o dal sottile rantolo dell’agonia, cercasse di entrare?
Solo e inascoltato. In mezzo ai compagni allegri di vita e di scherzi.
Solo. Accanto a padre, madre.
Solo, mentre la sorella giocava.
Solo. Senza nemmeno il sentore e il conforto della volontà superiore che decise l’origine e il divenire del mondo, padre o madre, chissà!
E sempre solo nel gioco infinito e ipnotico della pallina da inseguire nel cellulare venuto anch’esso a noia.
Senza accorgersi della madre che rispettava i suoi silenzi, perché se voleva smussarli lo infastidiva.
Ancora solo, oggi che uno scampanio cupo richiama adulti e ragazzi verso un abbraccio emotivo atteso invano da vivo.
Solo e al centro, circondato da rimpianti, rimorsi e lacrime di chi resta, sconvolto e attonito. Al centro, ora che vibra soltanto pace.
Ora che dall’altra dimensione non è più solo, amalgamato all’anima del cosmo, ora si, può perdonare questo mondo imperfetto, incapace di calore.

Dedicato a G. 14 anni suicidatosi il 24/9/2019

6 commenti:

  1. Muito triste Rosanna. Meu último livro dediquei ao meu sobrinho, de apenas 25 anos.

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    1. Obrigado Arnaldo.
      Ainda estou abalado com este terrível evento. Não é possível desistir da beleza do mundo com apenas 14 anos.
      anos ou 24 ... uma calorosa saudação e até breve.

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  2. Eventi dolorosissimi, di cui non sappiamo darci una spiegazione logica, al di là d'un incontenibile dolore di madre...
    Brano apprezzatissimo.
    Un abbraccio, Rosanna,silvia

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  3. Grazie Silvia. È così, incomprensibile la rinuncia alla vita...un caro saluto.

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  4. Flora Lalli
    Ho lasciato questo commento sul blog, ma non so se è rimasto perché mi si è aperta un'altra finestrella. Come fare per pubblicarlo? Per fortuna lo avevo copiato! Pensaci tu.
    Con grande sensibilità, Rosanna, hai saputo interpretare il senso di solitudine e il dolore che hanno condotto quell'adolescente al gesto estremo. A volte il suicidio è una forma di protesta, anche se sbagliata, verso un mondo indifferente. Se tra gli esseri umani esistesse una possibilità di dialogo più empatico forse tante terribili scelte sarebbero scongiurate.

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    1. Fatto. Oggi è capitato anche a me con un altro blog. Sono d'accordo con te, manca sia il dialogo che sensibilità e pazienza.

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