Di lui, dicono dormisse sulla roccia
ma il letto di sabbia ha ombre, impronte
e attorno ci sono tonfi selvatici e spinosi
urla di lupi e un ruscello
gorgogliante preghiere.
Una corda a nodi grossi mi aiuta a salire
l’ enorme pietra rotonda
fa scivolare indietro ogni vita.
C’è del calcare sulla roccia
e acqua piovana, non certo lacrime.
L' assenza di conflitti è pura gioia o anestesia?
Ci si sfinisce a
volte
cercando di reinventarsi
alibi d’infinito e nuovi bisogni
come fosse il primo passo d’addio
alla meraviglia irripetibile di questo esistere...
La statua antica illuminata d’ocra e cava
ha occhi spalancati e sereni.
Non ha freddo
non ode preghiere
ignora emozioni e sorrisi.
E' flessa
però i suoi occhi sono rivolti al cielo…
16/10/2019
L'eremita è fuori dalle miserie umane, la sua anima è rivolta alla divinità di cui segue il culto e le regole religiose. Si può dire che è elevato dalla terra, vive in bilico con l'animo diretto al divino. Una lirica spirituale che dovrebbe portarci a riflettere. Versi apprezzati!
RispondiEliminaGrazie di cuore per la lettura! Un caro saluto Grazia!
EliminaUna serie di raffinatissime immagini sull'andare "scosceso" di vita, osservate da un punto di vista maturo...
RispondiEliminaPoesia molto apprezzata, buona domenica, Rosanna,silvia
Buonasera Silvia, grazie della visita e del commento! Un caro saluto, a presto.
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