Nel gioco di sguardi
l' attimo impareggiabile
un solo istante in cui colori-pensiero
invadono la soglia.
Mi vedi? Sono a un passo
dall’uscita
sono il profilo scuro
in controluce
nella sala vuota.
Oltre i tendaggi che chiudono saluti e sorrisi
divento statica immagine, sfinge
con l’occhio fisso che si abbaglia
di vuoto e
musiche lontane.
La fedeltà alla gioia
ha le ombre del crepuscolo
i palmi sugli occhi un buio necessario
Chissà se
domani vedrò di nuovo,
nitidamente
colori, germogli e fiori…
Nelle immagini e nella sequenza di immagini che presentano questi versi c'è molta rappresentatività, molta intensità visionaria e con essa un certo ventilato simbolismo che evoca e a cui rimandano.
RispondiEliminaCome non restare affascinati dall'assoluta comunicatività di "sfinge / con l’occhio fisso che si abbaglia / di vuoto" o da quel "buio necessario" che denota un esistenzialismo vissuto interiormente, forse subito...
Sì, perché il dolore e la condizione lirica che esso provoca è presente in moltissimi tuoi versi, +Rosanna Gazzaniga. E questo li rende personalissimi.
Mi piace vedere quella "soglia" del titolo come emblema di una condizione (senz'altro necessaria anch'essa) che accomuna tutti i poeti. Quella che delimita il dolore (o il dolore d'amore) che essi provano dal suo sublimarlo in versi. Al di qua della soglia c'è il dolore, al di là c'è il cantarlo in poesia e il suo superamento.
Una condizione che solo i poeti conoscono.
Ciao; è sempre un piacere commentare i tuoi versi.
Buon pomeriggio!
Angelo Baiunco
Ti ringrazio di cuore per la tua generosità ! Ogni tuo commento rivela sia l'infinita competenza letteraria che la profondità della tua sensibilità! Grazie ancora
EliminaCiao Rosanna, ci sono sguardi che si incrociano appena ma il loro ricordo può abitarci per sempre. Mistero!
RispondiEliminaLuigi Blu
Vero Luigi, un caro saluto e a presto!
Eliminatutto comincia con un gioco di sguardi.... ����
RispondiEliminaMarilena Lerario
Si, è finisce spesso allo stesso modo. Grazie Marilena, un caro saluto!
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