Dipinto di Ettore Tito
All’ angolo, dietro le pecore
la metto sempre lì
la donna con la brocca d’acqua
la donna con la brocca d’acqua
antica e vuota statua gigante.
La sua ombra sovrasta ancora San Giuseppe.
Al centro del mio presepe
protagonisti statici osservano misteri
sorride il bambino nudo e fiducioso
che da sempre apre le braccia invano.
Da più di mille anni genitori in adorazione
guardano abbagli e luci riflesse.
Sembrano ignorare che il destino non si ferma mai
che mille storie si ripetono all’ infinito
e utopie emotive e felici risuonano
solo in una unica lunga notte.
L’attesa di pace è una reliquia ingrigita
scandita ancora dal mistero di canti antichi
regali riciclati, e solo echi di rintocchi felici…
Gostei muito do tema deste poema. Bela melodia ao fundo.
RispondiEliminaScrivi davvero bene, bellissimi versi. Ci vorrebbe un post per soffermarsi su ogni singolo aspetto del contenuto emotivo e profondo dei tuoi versi. Brava.
RispondiElimina"... il Bambino nudo e fiducioso/che da sempre apre le braccia invano."
RispondiEliminaQuanto è vero, Rosanna ! Ma la poesia è una piccola luce che conduce verso di Lui.
Grazie a tutti per esservi soffermati sui miei pensieri, a presto e buona serata.
RispondiEliminaUna tradizione spirituale, che ripetiamo nel tempo, per essere fedeli
RispondiEliminaalle nostre amate origini
Sempre speciali le tue ispirazioni poetiche
Un abbraccio, Rosanna,silvia