Da bambina sfidando il gelo andavo per muschio.
Il più compatto in
adesione invincibile era sulle tegole, una distesa vasta vicino al cielo dalla quale
estrarre colori verdi e abbozzi d'
acqua.
Bastava poco allora per
giochi e desideri eternamente uguali.
Il coltello staccandolo ne conservava la forma, delimitava
un lago che a volte era uno specchio rotto
ed ero
felice, quando la neve intorno si
scioglieva in statue piccole e strane, e affascinata quando qualcuna quasi tutta nera dolorava pose
impossibili.
Ora nei discorsi
col tempo, sfumati da atmosfere rosse beneauguranti, ricordo volti,
abbracci e palpebre inzuppate d’ombre per germogli appuntiti tra radici scoperte e piene di nodi, ma il muschio ha
ancora piccoli fiorellini bianchi indomabili come la speranza...
Ricordi del passato intinti in una natura emozionante, e sempre colma di
RispondiEliminanuovi ritagli, per respirarne la profonda essenza..
Versi raffinati, apprezzatissimi
Un abbraccio poetessa,silvia
Questi tuoi ricordi risvegliano quelli della mia infanzia ... Anch'io amavo, e amo ancora, il muschio, il suo umido profumo di terra ...
RispondiEliminaGrazie Flora e Silvia per avere apprezzato le mie riflessioni. A presto e buona serata!
RispondiEliminaOlá, Rosanna!
RispondiEliminaDeste teu texto, do qual gostei muito, destaco estes trecho final:
"Ora nei discorsi col tempo, sfumati da atmosfere rosse beneauguranti, ricordo volti, abbracci e palpebre inzuppate d’ombre per germogli appuntiti tra radici scoperte e piene di nodi, ma il muschio ha ancora piccoli fiorellini bianchi indomabili come la speranza"
Meus votos de um excelente 2018, com saúde e muita paz.
Beijo.
Pedro
Grazie Pedro, buona giornata a te, e a presto!
Elimina