Mi accoglierai alla
fine di questo sentiero indecifrabile?
la mia sostanza di
radice polverizzata
nel tuo ciclo di vertigine infinita
si
riunirà al mio spirito?
Oppure viaggerò per
sempre al buio?
Porterò con me i miei segreti, la mia ombra ricamata di pace
o forse verrò trasformata in una scintilla ardente
per lungo tempo?
So che mi attende un
viaggio di cui nulla serberò
né i passi senza paura, né fame o sete nel tempo senza fine
ma forse suonerò l’arpa
eolica
e sarò anch’io respiro, musica innocente
soffio, movimento infinito dell’universo.
E anche se l’abito di carne
si sfalderà
sotto le pungenti
dita della tua volontà
che diverrà mia
io, quantica
melodia d’amore immortale
oserò
dirti il mio infinito dubbio.
Allora forse mi dirai se riuscirai un giorno a riunirti,
a ricongiungerti in
una sola volontà
senza sentirti
solo,
senza la nostalgia
di noi umani
infelici e
inquieti
perché sei Tu che ci hai voluto
smemorati e feroci
distruttori e
creatori, infidi e buoni.
Noi la Tua
immagine,
noi che siamo il tuo specchio imperfetto…