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domenica 18 febbraio 2018
mercoledì 14 febbraio 2018
LA CASA DI FRONTE
La casa di fronte non mi ferisce più
la catena che regge un cartello oscuro
è lunga e distante e illeggibili numeri, date
o memorie felici .
Le iniziali di un nome a mezza altezza
non trovano spazio
per dispiegarsi.
Appoggiata a uno scaffale vuoto
trema una tenda sollevata a metà
Appoggiata a uno scaffale vuoto
trema una tenda sollevata a metà
Dentro orbite scure, nel suo tempo di sale
solo luci e suoni sfocati.
solo luci e suoni sfocati.
Distante sull'asfalto un segnale di stop
illividisce al ghiaccio.
Occhi e lingua pietrificati sostano al sicuro
vive sogni in libertà
la mano che sfiorava una gabbia
il corpo da guidare.
il corpo da guidare.
La casa di fronte ha la faccia giusta del dismesso
su una scala vasi di fiori secchi
dondolano con un brusio d'insetto.
Al pomeriggio la sua ombra cade su di me
offusca il mio giardino assolato
proponendomi silenzi aridi
ma a dieci metri
la gioia è vicina
corre col cane e i bambini.
Al mio cancello a volte, arrivano momenti felici
come petali al vento
io li vedo, li
raccolgo e ricordo
ritrovando voci che ricompongo
piano, in un’altra atmosfera...
sabato 10 febbraio 2018
LA LOCANDA
Mi piaceva giocare...
per ritrovare ossigeno c'erano eterne scommesse
vinte e poi demolite, da pareti grigie
da pietre impastate
poco alla volta
e c'erano mani, mille
mani sporche di smanie
che tracciavano
curve.
Di pezzi
anatomici imprigionati
si
apprezzavano solo prepotenti particolari
il calore, il taglio.
il calore,
Ora alle spalle, si
sbriciolano sguardi
si fondono
in disegni vorticosi
solo
abbozzati
natiche in movimento, figure clandestine
torture ancora
vive.
In
piazza all'incrocio di anni inceneriti
seduti alla
locanda del mordi e fuggi
uomini, fisionomie
quasi uguali.
Alcuni
indossano camicie a scacchi
altri
solo sigari e fumo.
C’è solidarietà
alla locanda
è
garantito un menù a prezzo fisso
costi
adeguati, nessuna sorpresa
orgasmi
brevi
sconsigliata
per riposi d'asceta
o per
guizzi improvvisi fuori dal corpo...
9/10/2014
r.g.
9/10/2014
r.g.
giovedì 1 febbraio 2018
DESTINO
Dipinta incastrata dall’estroso pittore
allineata in una prospettiva statica
mi ritrovo spalmata, assurda e compressa
come un colore strizzato in un tubetto.
In attesa di un rimescolamento liberatorio
sono quadro immobile
posso solo guardare senza aspettative.
Nessun volo solitario o in coppie di colombe
mi sfiora: esse sfidano nuvole e uragani
tubano volandosi intorno in alto
poiché l’amore eleva mentre io
ristretta nella cornice sento
solo atomi di insofferenza che si aggregano.
Alzo una mano e raschio la superficie
che si tende flessibile come un albero
ancorato a profondissime radici.
Forse un giorno
troverò l’impulso gemello e coraggioso
oh, non in terra, nelle certificate certezze
ma raccolto e connesso in un raggio anomalo
sfuggito dal grande occhio misericordioso
dell’incomprensibile Dio
che ascolta sempre o quasi tendendo mani invisibili
che nessuno riconosce in tempo
nel tempo...
8/8/2014
giovedì 25 gennaio 2018
IPOCRISIA, GIUSTIZIA FISCALE E PROPORZIONALE
L'IPOCRISIA DELLA GIUSTIZIA FISCALE NEL
PROPORZIONALE: come mai non viene applicato ai servizi essenziali (luce, gas,
acqua, benzina) che tartassano gli italiani?
Sarebbe
anche facile visto che i nominativi tramite codice fiscale, irpef, bollo auto,
sono in possesso del fisco!
Quante
persone si rendono conto che l'evasione fiscale è incentivata dalle aliquote
proporzionali che annientano i guadagni degli imprenditori?
Quanti
comprendono che le mancate risorse sono spalmate in tasse proprio su coloro che
il proporzionale dovrebbe tutelare?
Quanti
si rendono conto che una quota uguale per tutti dopo una congrua soglia non
tassabile, eliminerebbe l'evasione?
Il
proporzionale dovrebbe essere applicato sotto forma di sconti, sui servizi
essenziali. Solo così i poveri italiani tartassati riuscirebbero ad avere
risorse da spendere in altri beni, rilanciando così l'economia e il lavoro.
mercoledì 10 gennaio 2018
FRASTUONO
Ha costruito bene l’interno, la vita.
Gradini di marmo conducono
senza fretta
a una stanza grande.
a una stanza grande.
Tra scrivanie e archivi
alle finestre splendono luci.
In gabbia, a volte, un uccello rosso
canta deformando voci
canta deformando voci
quando ricordo, quando confusa
prendo il quaderni sbagliato per gli appunti
quello ad anelli
quello senza gli angeli.
quello senza gli angeli.
Il cuore matto dal rumore aritmico
danza felice, come un cane slegato.
Da tempo è libero
gioca senza catene
Da tempo è libero
gioca senza catene
e non distingue mai
gli amici dai nemici
se la chiave d’ingresso gira
se la chiave d’ingresso gira
e arrivano ospiti ingrati, senza bussare.
Loro ammirano l’albero vecchio e finto
pieno di decori scintillanti
bevono alla mia salute, ridono
pieno di decori scintillanti
bevono alla mia salute, ridono
discorrono brevemente col mio tempo strano
e malgrado tutto
ha uno sguardo allegro Il frastuono...
ha uno sguardo allegro Il frastuono...
lunedì 8 gennaio 2018
Adesione invincibile
Da bambina sfidando il gelo andavo per muschio.
Il più compatto in
adesione invincibile era sulle tegole, una distesa vasta vicino al cielo dalla quale
estrarre colori verdi e abbozzi d'
acqua.
Bastava poco allora per
giochi e desideri eternamente uguali.
Il coltello staccandolo ne conservava la forma, delimitava
un lago che a volte era uno specchio rotto
ed ero
felice, quando la neve intorno si
scioglieva in statue piccole e strane, e affascinata quando qualcuna quasi tutta nera dolorava pose
impossibili.
Ora nei discorsi
col tempo, sfumati da atmosfere rosse beneauguranti, ricordo volti,
abbracci e palpebre inzuppate d’ombre per germogli appuntiti tra radici scoperte e piene di nodi, ma il muschio ha
ancora piccoli fiorellini bianchi indomabili come la speranza...
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