LETTORI FISSI

venerdì 15 febbraio 2019

VOGLIA DI SBRICIOLARSI




Non è servito rinchiuderla 
sbocconcellarla pian piano
convincerla che farsi divorare è utile
che il mondo è bello perché dopo la neve
è primavera.
No, lei così pessimisticamente 
indifferente non ascolta, non chiede, non sa
se é più commestibile, l’amore o la paura.
Anche ora, anche ora lei parla sottovoce.

Bellezza dove sei? Tra gli alberi, tra gli aironi che pendono
Come grosse pigne scure, dove? 
Non ti vedo più. 
Nelle pieghe del tempo c’è solo un guinzaglio
che si allunga a dismisura 
agganciato a un cane che urina debolezza
piroettando insistentemente
addosso ai muri, ai tronchi secchi
a fogli bianchi gettati in strada.

Vorrei farlo io, sai? Sciogliermi con disinvoltura
disintegrare tossine e risorgere leggera.
Io che ho una voglia pazza di sbriciolarmi in emozioni
ritrovarmi negli altri, e non vi riesco...

lunedì 28 gennaio 2019

Per ricordare la shoah, una mia poesia recitata da Rodolfo Vettor






Gli uomini sono ferocemente ambigui e illusi che i loro intenti segreti non possano essere compresi.
Gli ebrei sono stati perseguitati con la scusa della razza
per poter togliere loro ogni ricchezza e potere.



sabato 5 gennaio 2019

NUOVO




Avviene sottoterra il processo dell’acqua.
Sembra una cosa seria il proposito
“Anno nuovo, vita nuova”
ma le vacanze finiscono, i bisogni si moltiplicano.
Il caos dei mille impegni ha un vestito
nuovo e antico.
Mi precede lo sguardo e dopo
arriva la mia testa, arriva il mio passo
che rompe il silenzio di una cronologia inversa
e mi volto,  toccando cornici.
Ho trasferito immagini sul legno
e su pareti alte  e bianche
con una tecnica di colle invincibili.
La saggezza della frustrazione
è una cronica ottimistica frase…


sabato 29 dicembre 2018

DIV.



Si spedisce denaro, si compilano schede 
e la notte tace.
Lo spazio delimitato tra due mani 
si può valicare. il mondo conosce mille rimedi all’ansia.
Mi hai guardato con l’anima a nascondino 
impaccio, luci timide negli occhi
nessuna astuzia, o giochi del cuore.
L’amore che emani è calamita

ma tutto è troppo, tutto è lontano.
Difficile per cuori di purissimo cristallo
trovare spazi dove sostare, senza cadere e infrangersi.
Impossibile non sentire la tua tenera malinconia

il timore di non essere accettato.
Tu non consumi mai la disperazione.
Nemmeno sai che vivi
nel cuore inconsolabile di chi ti ama
e scopre il Creatore nella tua croce
fissandola ogni giorno, respirando il tuo dolore.

domenica 21 ottobre 2018

LA DONNA UCCELLO (fantasia)



Il bosco dei suicidi di William Blake con le Arpie

foto: nel dipinto di William Blake il bosco dei suicidi con le Arpie dell'Inferno di Dante Alighieri

C'è un albero sempreverde sotto una pettinatura bianca dai boccoli arrotolati
con perfezione maniacale.
Dai rami pendono impacchettati piccoli doni.
L'acuto sguardo delle scelte li osservò a lungo e qualcuno fu colto,  con stupita diffidenza.
La donna uccello non si lascia mai sorprendere e ingabbiare per sempre.
Dall'alto osservò identità liete di allargarsi in cerchi di vita, repliche di primavere somiglianti ad autunni, brezze tiepide dal rumore d'acqua.

Ma fu quando senti un grande respiro, quello che sopravvive alla vita che la donna uccello volò in  basso presso il monumento ai caduti.
Volò lì, dove furono incise date di vita e morte, dove  tutti furono chiamati con lo stesso nome 
amore, amore, amore...
Era il  tempo confuso d'ore luminose che riempivano un nido vuoto.
La donna uccello fu airone, falco, tortora.
Però da quando  si ritrovò cuculo, da allora, non parlò quasi più, e non tornò più in cima.

"Hai sessantacinque anni passati, come puoi continuare a stare lì in cima?" (Italo Calvino)


sabato 13 ottobre 2018

GRAFFITI PROGRESSIVI




In un colore di terra tra mille pietre,  fucili
e presenze incorporee in numero progressivo.
Ha strani graffiti il cuore di madre
perché piange su una tomba qualsiasi
aggirandosi fra i tumuli dell'esistenza.
Nelle donne il richiamo della vita
è scritto nelle ossa.

La realtà  sospesa dal dolore
accomuna in un silenzioso abbraccio
anime miti che si rinchiudono
nella lucida sfera di un sé annichilito
offeso e fragile
davanti alla crudeltà di uomini
generati solo per amore...





giovedì 4 ottobre 2018

PUNTI LUCE





Senza dirmi nulla
hai levato anche l’impronta delle cose da salvare.
L‘impotenza mi solleva  in uno strano ribollire d’acqua
quasi vi fosse una sorgente
invece è solo il passo veloce di agili indifferenze
io non ho paura, anche se non ho più nulla.

La mia morte è invisibile
si nutre di profili sovrapposti  che si fondono
e guardano il vuoto, di numeri spaiati 
che restano in ombra
punti luce che sollevano forme acuminate.
La realtà ha bisogno d‘essere intuita.

giovedì 6 settembre 2018

SEGNALI DALLA STATUA



Il cuore. Tu mi fai segno restando immobile, pieno di luce
Tu così stabile, fatto di marmo, curve e pazienza.
Indichi il cuore.
Anche il vecchio storto che ho incontrato in Via Emilia, ce l’ha.
E batte tra odori d’urina e scarpe scalcagnate, il cuore.
Ma il mio piange di pena, così incapace di allungare una mano,toccare
abbracciare.
Il disgusto provato mi si riversa dentro.
Per alcuni è un tormento la vita, è solitudine, per altri impotenza d’essere buoni. E resto qui, sola, con la pace intorno che però è distanza.
Chi mi salverà?
Un suono, un sms mi avvisa dell’avvenuta ricarica. Il grido interiore che non esce, della mia miseria, di quella vita cresciuta in poche mosse che malgrado palpiti paurosamente è invincibile.
Quando mi avvio mi accorgo di foglie che ondeggiano, di raggi di luce che vibrano e ascolto sorpresa la voce gioiosa di un piccolo bimbo, che strappa ridendo una pianticella cresciuta in un tombino.