Un mio video con la toccante poesia di Donatella Pezzino
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martedì 3 febbraio 2015
venerdì 14 novembre 2014
mercoledì 26 febbraio 2014
martedì 14 gennaio 2014
venerdì 10 gennaio 2014
Noè ebbro (video poesia recitata)
L’immagine
è del dipinto omonimo di Guido Cagnacci 1601-1663
LA MALEDIZIONE
Dio
si serve della natura con lo
stravolgimento della sua armonia, una grande inondazione, vendicandosi così dell’uomo che è diventato
sempre più violento.
Noè,
lo scelto da Dio per una nuova generazione, si ubriaca di vino, e nel riposo
della notte si denuda.
Il
figlio Cam lo vede e deridendolo ne informa i fratelli Sem e Iafet che
reagiranno con il rispetto consueto dovuto al padre, distogliendo gli occhi e
coprendolo.
Pietosi
nell’animo e comprensivi delle altrui debolezze, al contrario di Cam che
disprezza l’attimo di cedimento del padre.
Per
questo al posto suo, verrà punito con la maledizione di Noè, il nipote Canaan che sarà
destinato con la sua discendenza a scontare lo sbaglio del padre Cam, diventando
per sempre schiavo degli altri fratelli.
E’ interessante e inquietante sapere che il popolo di
Canaan abitò la Palestina, e che la
popolazione africana discende –secondo la Bibbia- dai figli di Cam…
martedì 10 dicembre 2013
giovedì 17 ottobre 2013
martedì 1 ottobre 2013
giovedì 12 settembre 2013
PAGINE MANCANTI di rosanna gazzaniga (Introspezione)
Le pagine di me che non so
nessuno me le farà leggere
e nemmeno mi riconoscerei.
E’ come mi vedono gli altri
E’ come mi vedono gli altri
quello che manca al mio libro:
forse innalzata al cielo
o scansata come una mela marcia.
o scansata come una mela marcia.
Resteranno bianche o nere le mie pagine
scritte con inchiostro simpatico
graffi di vita invisibili
da leggere al calore di una fiamma
profumata di incenso:
ore passate
che io non saprò mai
né sono curiosa di vedere .
La vastità degli esempi
ha limitato la mia volontà.
Mi sono sdoppiata in ruoli incompatibili
senza riuscire ad amarmi
o amare.
Le mie pagine di verità
sono infinite come i respiri
di chi mi ha incontrata
visto diversa
venerdì 30 agosto 2013
AMORE MAI CULLATO
Sarebbe bastato un piccolo appiglio
una mano aperta
e due dita di compassione
a restringere il grande varco
di un cuore ormai slabbrato
a impedirne la caduta.
Ora che ne faremo di lettini vuoti
mai bagnati dall’acqua limpida di un bimbo?
Solo sputi sprezzanti
sui gemiti di un amore mai cullato
crudeli non cure
che duplicano distanze d’anima;
l’anestesia danneggerà dosi e destini
madri senza nessun impasto da compiere
solo fastidio, deformazioni dolorose
donne che non sanno più credere o vivere.
Oh, quelle onde scure, anomale
che del ritmo regolare sono antitesi
cardini di caligine
determineranno sterili dondolii
occhi chiusi
nel grande mare di un’umanità perduta
calzari cadenti, senza impronte
già risorti alcuni, senza storia e futuro
in mezzo a rifiuti nel deserto di sabbia
di un’altra vita.
La maschera di un patetico Pierrot si copre
non vuole guardare la mezza luna
spinta sempre più in basso…
giovedì 25 luglio 2013
mercoledì 17 luglio 2013
CESSIONI
Sono giorni difficili quelli dei gradini scesi aggrappandosi alla ringhiera di sensazioni lontane...un passo dopo l'altro appoggiando il peso sul dolore, cerco di rimanere in equilibrio...
domenica 7 luglio 2013
domenica 23 giugno 2013
FREQUENZE DI VITA
È un altro giorno: accendo la radio
mi sintonizzo su frequenze di vita
un gracchiare di voci
onde sonore e visioni
si rincorrono, accavallandosi.
Io attraverso i tuoi occhi
ho visto attimi d’ombra
diventare liquefatta luce
trasparenze
farsi solido marmo
e non ho mai chiesto ai sogni
di stare in silenzio
o agli occhi di abbassare lo sguardo.
Ho lasciato ribollire il sangue
Per incanti, gioie imprevedibili
E per l’odio
di offese incancellabili.
La vita è una
fiamma
ancora accesa
nello sciogliersi di nubi oscure
e nell’ascolto di venti furiosi
mi ricorda
che il mondo è piccolezza in movimento
e tutto è solo polvere
che oggi
è ancora il canto di ieri
e forse resterà quello di domani…
domenica 21 aprile 2013
AL MARE
Mi sono stesa sulla sabbia
nuda, affamata, segreta.
Ho ascoltato una voce
liberata dal ritmo d’onda
ho dormito, il sole addosso
dentro il vento
ai piedi la vita
che mi lambiva appena
appena.
Ho atteso pacificata
che arrivasse il tramonto
le sue impronte, lievi
ancora calde:
la terra e l’acqua
mutano lente.
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