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lunedì 15 gennaio 2024
Fastidi...
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Quando l'indifferenza altrui non ci ferisce più
ed è sentita solo come un piccolo fastidio
ci si accorge che il tempo
ha compiuto il suo lavoro di terribile pulizia...
domenica 14 gennaio 2024
SPOGLIATI
Spogliati tutta,
mostrami serena
le rughe
le piaghe,
non temere
sono come te
ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli orientali adornanti
quelle maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia,
come un albero d’autunno
e solo quando sarai nuda
indifesa come un neonato,
ti mostrerò le mie ricchezze
custodite in un forziere
di vetro sottile.
Ti donerò sincero
la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi,
in un vassoio
di rose bianche,
la verginità della mia anima
Che Guevara
giovedì 4 gennaio 2024
PERDONARE PER VIVERE MEGLIO?
Il perdono così spontaneo quando
si è bambini, così difficile da adulti. Percepito da chi non lo usa come una
umiliazione, un dichiararsi inferiore a chi ci ha offeso. E’ l’ego che dirige i
nostri atteggiamenti, infarciti sempre di vanagloria. Invece basterebbe
riflettere per capire che tra l’angosciosa rabbia che ci pervade quando siamo
offesi, e la pace interiore nel sentirsi più buoni con riflessi soprattutto
sulla nostra salute, conviene sempre utilizzare quest’ultima soluzione. Pensiamo
solo agli effetti negativi di chi cova rancore: pressione che si alza, aritmie
cardiache e infarti, insonnia e spesso ossessioni. Il perdono annulla tutti
questi disturbi donando di nuovo energie benefiche.martedì 5 aprile 2022
Quei morti senza pace...
Bucha - Ucraina
Quei
morti senza pace e senza sangue, vittime innocenti, scenografia orribile.
Scoperti
solo al 4 aprile, dopo quattro giorni dal ritiro del 31 marzo dei russi… corpi
senza vita, senza una goccia di sangue come se non fossero umani.
Forse
colpiti dai bombardamenti.
Forse
giustiziati.
Forse
ricomposti in una orribile scenografia, proprio là dove persero la vita.
Vittime
di una guerra stupida fatta di paure e di assenza di confini alla disumanità.
Corpi
che destano orrore per l’implicita crudeltà del conflitto, quasi che i cadaveri
non fossero il principale risultato, vittime designate di ogni guerra.
Come
se non si sapesse che le cose si ricostruiscono, le esistenze no.
Conseguenza
di scelte disumane che annichiliscono.
Andrebbero
processati tutti, chi ha ucciso, chi ha istigato la guerra ma soprattutto chi
vuole che la guerra continui…





