LETTORI FISSI

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mercoledì 17 agosto 2016

LONTANO DALLA PELLE




Dipinto di Renato Guttuso


Ti ho lasciato dormire
sembravi così leggero
sembravi lievitare sul divano
i piedi composti verso l’alto
sognavano salite
le curve ampie dei tuoi occhi chiusi
deponevano pezzi di sole
lontano da me.

Il tuo respiro
quasi inesistente
mi emozionava
come se tu fossi lontano dalla tua pelle
come se potessi non tornare mai più.
Ti ho scritto una mail
piena di terrore
per non disturbarti...


http://www.clubpoetico.it/home/poesia-in-prima-pagina/40-impressione/23540-lontano-dalla-pelle 
 
http://rosannagazzaniga.scrivere.info/index.php?poesia=420938&t=Lontano+dalla+pelle

lunedì 18 gennaio 2016

L'EGOISTA E L'ALTRUISTA




Girano il capo all’unisono
timore e speranza, identici sguardi
orecchie e camminata si sono adeguate
stare insieme li ha resi simili.
Corpi in equilibrio nel comprendersi
hanno scambiato parti d'una stessa impalcatura
fame d’amore, fondamenta profonde
costruite secoli fa.
Assomiglia al padrone il cane, o è il contrario?
L’egoista non più accentrato su di sé
legge richieste da sguardi
l’altruista gratificato da carezze inaspettate
interpreta segnali.
Travolti dalla fiducia ascoltano
una sottile musica, l’amore fedele.
In fondo avere un amico è bello
in fondo vivere senza delusioni è bello...


domenica 8 novembre 2015

CAMBIAMENTI D'AURORA






Quando spunta l’aurora
premono domande sottopelle
come germogli nuovi
tranquilli e invincibili
mi entra l’odore di  terra
il nome del Santo
il suono del fringuello
la gioia dei cambiamenti che dona brividi.

Sui vetri si impiglia il colore rosa
raggi sfumati  di pesco  e viola,
un esile confine che separa dal  freddo della notte.
Nel mio profondo
svanisce ogni sogno a un  concreto chiarore.

Spezzati in un cassonetto
riposano rami  e foglie dal ciclo concluso.
Occorre potare  alberi e desideri  prima dell’inverno
rinchiudere promemorie.

Nell’autunno piumato di rosso
il cuore discorre del poi
delimita confini  chiari
e nuove avventure…


martedì 3 novembre 2015

DRAMMI POSTUMI primo novembre







Sulla pallida seta di un fungo
riposa l’ultima vanessa di novembre.
In una strana intesa vibrano fragilità
e rinascita.

Nel sentiero d’autunno
orme profonde
litigano con tenaci fili d’erba.
Come fantasmi vegetali
in superficie risalgono anime dimenticate.

Con quanta parzialità agisco!
Con alcuni
uso infinita crudeltà
e li uccido più volte cercando di scordarli
e sono loro i più amati
i miei specchi ingialliti dal tempo.

La malinconia
suggerisce drammi postumi di amori vissuti.
Di altri,
resuscitano solo leggere e tiepide forme…

2/11/15

mercoledì 28 ottobre 2015

ROVINE ANTICHE E SCAVI





Di un buco hanno detto fosse abitazione
pareti sprofondate nel fango
perimetri tracciati di nuovo
focolari di sasso
qua e là qualche pietra ritenuta angolare
ha smosso l’immaginazione…

Sulla collina al riparo di una roccia
una grande buca un tempo fu casa
dove uomini e animali si scaldavano
dove si consumavano pasti e amplessi
sussurri e grida
e il mare fuori mugghiava alto.
Ora rigettata in basso
guardo la roccia violata
da chiodi e corde, dal free-Climbing,
e arrampicate in solitaria…

Il mare s’è ritirato
come una lumaca nel guscio
a trecento Chilometri.
Beffardo,  ha lasciato solo
dentiere di squali, conchiglie
monete di scambio.
Trasformata in parete mi mimetizzo
nel muro espongo  pietre a braccia conserte
ma chi l’ha costruito?
Io o gli altri?
Le pietre hanno disegni,  vaghe figure, rune?

Il sentiero per raggiungere le rovine
si smarrisce nel bosco tra i castagni
è spinoso, alto e instabile.