LETTORI FISSI

venerdì 11 aprile 2014

SCATURIGINI









SCATURIGINI

Notte sorgiva, scaturigine rivissuta.
il vento disarciona la luce.
Dove si va,  impastando grovigli di amare salive?

Forse dove schizza lo spirito
dove si schiaffeggia un divenire di fallimento
che non esplica il passato
dove maledizioni e benedizioni ricordano l’antico rito
straziare agnelli primogeniti…
Sempre si  ritorna esuli, in pellegrinaggio dove si spezzò
l’anima.
Il pozzo è profondo, è sete
ma non serve un secchio  al desiderio.
In bilico tra passato e futuro si proiettano ombre
proprio quando si incontra la luce.
Ferite si riaprono nel tempo della maturità
si piangono  ingiustizie pagando per la vita.
Ogni notte si leva un urlo
 finché sembra normale farlo
poi  deportati dal fato verso il nulla
ci si spegne all’improvviso
senza lottare…
*
Su due monti opposti il vento sferza convinzioni
Il giorno risale su ore di neve
un fotografo oscuro
immortala il male
membranosa semina  tra zolle di smaniose parole.
Nessuno se ne accorge, ma tu prova
a chiedere intorno dove hanno raccolto fragole
e spine…
Targhe pallide lo ricorderanno, daranno risposte incredule
al corteo sciolto di abiti antichi, zucchero e fiori
e ai pinnacoli immobili del rimorso…


http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=348065

6 commenti:

  1. Profonde considerazioni, in uno scrivere maturo e consapevole, in cui si accentuano immagini
    dolorose di vita, che fanno da cornice a un andare nel tempo davvero complesso...
    Davvero apprezzato molto questo brano, Rosanna, un abbraccio, silvia

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  2. Grazie carissima, un abbraccio e buona giornata.

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  3. Nascita di vite rivissute che ci portano per la maggior parte a ricordare o rivivere grandi lutti come punizioni per piegare l'alterigia e l'arroganza di coloro che si credevano al di sopra di tutto. Anche se son passati millenni, il tutto si ripete nella strage d'inermi agnelli. Anche a l'acqua ed ai fiumi è stato fatto deviare il loro corso, inondandoli di sangue e lordandoli senza pietà alcuna. Come ricordo solo targhe sbiadite e pinnacoli immobili a ricordare le infamie perpretate. Molto bella questa lirica, mi ha molto emozionata la tua bravura Rosanna, un abbraccio

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    1. Carissima leggo solo ora, la mia presenza è discontinua, causa innumerevoli impegni. Fra poco staccherò un paio di mesi, spero di tornare più riposata. Hai colto l'essenza della mia poesia, sensibile poetessa...a presto.

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  4. Ci vuole sempre più coraggio per affrontare questa vita, e la coerenza non sembra più bastare...

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    1. Vero Giglio, ci si perde in mille rivoli di male e bene...un abbraccio e grazie per la visita

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