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giovedì 11 aprile 2013

Suicidi di stato di rosanna gazzaniga (Sociale)

Suicidi di stato di rosanna gazzaniga (Sociale)


Uomini  bruciano di offese:
sono imprenditori falliti, disoccupati
giovani sfruttati,  vecchi dimenticati
hanno perso lavoro e dignità
sono italiani di serie B.
Da troppo tempo hanno stretto denti
bevuto acqua santa, amara
accarezzato impronte di speranze
chiesto aiuto a ironici sorrisi
trovato rifiuti col sopracciglio alzato.

Lo Stato non aiuta le loro spese
lo Stato non paga le loro opere
lo Stato chiede privilegi
lo Stato obbliga.

C’è una bandiera sul  muro dei palazzi
sventola  appartenenza…

Le banche li vessano
agenzie d’incasso li pignorano
padrone della dignità dei poveri;
quelli che non buttano bombe
né gambizzano politici
quelli che bevono per placare la fame
che non bussano più, ma si appendono
in alto,  sperando di toccare il cielo.
Quelli che aspettando aiuti, si sono arresi.

Quelli che  hanno atteso il sonno
visto la notte sostare
pregato  tornasse il giorno
la gola piena di nuvole  rabbia e dolore
il cuore deluso, inconsolabile
quelli che hanno smarrito il NOI
l’appartenenza a una bandiera troppo alta
che sventola tra ipocriti soffi di ingiustizia
e  gelida indifferenza…

C’è una bandiera sul  muro dei palazzi
sventola auspicando responsabilità, sacrifici
la sua ombra solitaria copre pietosa nuovi suicidi.

Suicidi di stato di rosanna gazzaniga (Sociale)

6 commenti:

  1. Una lirica di particolare intensità, che rispecchia la drammatica situazione del nostro paese, che ha contato, negli ultimi tempi un numero elevato di vittime. Vittime che hanno soppresso volontariamente la loro vita per instabilità, e la conseguente impotenza ad assolvere i loro debiti, divenuti insostenibili,
    per il ritmo elavato di tasse richieste dal Governo o la mancanza totale di lavoro.
    Grande sensibilità, nel tuo valido scrivere, Rosanna,molto apprezzato.
    Buon pomeriggio e un abbraccio,silvia

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  2. Grazie Silvia, per la condivisione.Siamo tutti addolorati e ormai insofferenti a queste iungiustizie...

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  3. Ormai le ingiustizie si stanno perpetrando giorno per giorno, la gente non riesce neanche a poter soddisfare le necessità più elementari, mentre i politici sono lì a gingillarsi nelle loro beghe, non tenendo conto alcuno delle precarie condizioni dei poveri cittadini di cui loro sono i soli artefici che li hanno ridotti in condizioni così precarie tanto da indurne parecchi alla morte. Uno Stato che si comporta così non è uno Stato democratico che rispetta il proprio popolo. La tua lirica cara Rosanna è una denuncia notevole e vibrante per tutto quello che stiamo subendo d'ingiusto in questo tempo che è diventato pesante da sopportare.
    Ti auguro un sereno venerdi e ti lascio un abbraccio.
    Grazia Denaro

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  4. Buongiorno Grazia, è davvero insopportabile pensare a quello che stiamo vivendo...Ti ringrazio del commento, buona giornata!

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  5. Una poesia che pone l'attenzione su un argomento di scottante attualità. Molto vicina al tuo sentire... l'ho molto apprezzata. Un abbraccio!

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