Il diffondersi del cristianesimo avvenne con
l’imperatore Costantino che –lungimirante- smise di perseguitare la chiesa
perché comprese che il collante -la fede in Gesù- che univa popoli così
diversi, era un potere nel suo potere
e gli avrebbe consentito di governare il suo vasto impero.
La fede in Gesù unificava popoli diversi costituiti da
schiavi, contadini, nobili, soldati. Accolse quindi il cristianesimo e con un decreto nel 313, diede ai cristiani la libertà di professare
liberamente la religione dando al movimento, l’incarico dell’assistenza sociale
verso i poveri, la trasmissione di valori etici, e ai vescovi, la facoltà di affrancare gli
schiavi. Ottenne così che la massa dei contadini e degli schiavi protestasse di
meno. Inoltre anche la Chiesa poteva chiedere la decima sulle sue proprietà.
Dopo i primi
anni di libertà, i vescovi cominciarono anche ad arricchirsi, e quindi, qualcuno perse di vista l’ideale di
Cristo. Si erano messi a litigare fra loro, e a crogiolarsi in disquisizioni teologiche che alla fine minavano la stessa unità
dell’impero. Si crearono correnti di pensiero tra le quali, quella del vescovo
Ario di Alessandria che affermava che Gesù è inferiore a Dio perché creato da
lui.
Per cui
Costantino, dovette intervenire e nel 325 a Nicea organizzò un concilio al
quale parteciparono tutti i vescovi dell’impero. qui venne stabilito il simbolo
della fede che precisa che -il figlio è Dio da Dio, luce da luce,
Dio vero da Dio vero, generato e
non creato della stessa sostanza del padre, -tratto dal vangelo di S. Giovanni
– che ogni cristiano deve conoscere.
In seguito Ario
fu esiliato, ma dopo soli 3 anni venne reintegrato, proprio perché, prima Costantino e dopo i suoi figli,
capirono che avevano tutto l’interesse ad accontentare le varie correnti di
pensiero fino a quando una delle due non sarebbe prevalsa. Così l’eresia si
spostò in oriente e in Germania; dopo la
morte di Costantino, Costanzo II nel 356 confermò l’eresia ed esiliò Ilario.
Poi lo
riammise ma senza revocarne l’esilio.
Ma fu in quel periodo storico che la Chiesa cominciò a esercitare liberamente la solidarietà predicata da Gesù provvedendo al bisogno dei poveri, alle
vedove e ai forestieri, stabilendo la costruzione di un ospedale in ogni città
dotata di cattedrale, in seguito nacquero anche gli ostelli annessi ai
monasteri rifugio per senza tetto e poveri.
Da allora
l'ospedale, in Occidente, rimase a lungo una struttura a scopo caritativo. Ancora oggi ,in Italia, abbiamo alcuni esempi
di ospedali gestiti dalla Chiesa, pensiamo solo a quello fondato da Padre Pio.
E oggi, nei conventi di tutte le città la chiesa provvede a sfamare quotidianamente
i poveri, ad istruire nelle loro selezionate scuole a pagamento anche bambini
bisognosi, comunitari ed extracomunitari.
Nei paesi del
terzo mondo i missionari sono presenti costruendo scuole, pozzi d’acqua,
ospedali, insegnando valori etici propri del cristianesimo (tolleranza, umiltà
e pace) che mancano spesso nelle nostre occidentali società. Sicuramente
non potrebbero esistere certe strutture
senza l’aiuto economico di una chiesa centrale.
Le guerre finiranno quando le popolazioni più povere che si dilaniano in
guerre intestine, raggiungeranno non dico civiltà, ma la consapevolezza che tutti, uomini, donne e bambini hanno gli
stessi diritti e doveri.
La chiesa è
fatta purtroppo da uomini che essendo imperfetti, si sono comportati nel passato,
presente e senz’altro nel futuro, esattamente come tutti gli altri uomini.
Ma la ricerca verso
una società migliore –ne sono convinta- passa attraverso gli
insegnamenti di Gesù nato proprio per dare consapevolezza, agli uomini del suo
e di tutti i tempi. Il suo regno era quello psicologico, trascendente.
E sono anche convinta che le varie associazioni di
volontariato sarebbero più efficaci, e il risultato durevole nel tempo e
foriero di una società –non perfetta- ma almeno più caritatevole e meno “furba”,
se insegnassero ai più deboli, oltre ad un “sano egocentrismo” anche i valori
cristiani, unici che danno alle donne, il giusto ruolo. Pensiamo solo al culto
della Madonna.
28/8/2011
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Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
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