Accoccolarsi nella mano che schiude una serratura
con ingenuità scambiarla per un rifugio sicuro
confondere una massa grigia, (ombrello, ala?)
scrutare la pelle ricamata di speranza e poi fidarsi...
Solo un piccione cieco lo può fare
solo una vecchia illusa lo può accogliere.
Nella zuppa autunnale si mischiano
improbabili risoluzioni, vedute ed equivoci.
Non c'è spazio per voli in diagonale
nel groviglio di toni grigi che scorrono nelle vene.
Si può solo deporre la tenerezza su un ramo alto,
guardare con meraviglia lo sbattere d'ali
insicuro ma sincronico
di un povero uccellino di novembre
confuso dalla pioggia...
Una lirica di grande sensibilità,e delicatezza, nei suoi versi di grande realtà,
RispondiEliminache non possono non emozionare il lettore.
Poesia apprezzatissima, buona settimana e un sorriso, cara Rosanna, silvia
Grazie Silvia! Il comportamento della natura rispecchia quasi sempre quello umano...un caro saluto, a ptesto!
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