1/12/16 -incendio alla raffineria di Sannazzaro (pv)
Bruciano
orizzonti e autunno.
rifulgono nebbia
ali, idrocarburi
giorni d' amara visibilità.
Per un’ora
sfrigolando
impotenza luminosa
la raffineria abita in mille case.
In strada
lampeggia la paura
cercano conferme
donne e uomini
calcolando distanze e fraternità.
Tra i comignoli
sale una sconcertante offerta
forme di falco e ossigeno ucciso
fiamme rotonde
ignote sfide e larghezze di veleni.
Nell'azzurro
soffiano capelli neri
la terra accoglie
la fine mostruosa del catrame.
Il fumo è
protagonista
la valle in attesa di pace.
Scintilla il calendario
e solo il fiume che scorre coi ricordi
si fa beffe
delle nubi colme di ceneri
infide, basse e oscure…

Un notevole stralcio poetico dedicato ad un evento dannoso che ha reso disagiata una valle, in autunno, inquinandone, intensamente, la
RispondiEliminasua verde natura
Versi apprezzatissimi, un abbraccio poetessa
Purtroppo, è l'amara realtà...
RispondiEliminaMomenti di paura che planano sul cuore dato da questo fumo nero che vuole assorbire con bramosia quell'ossigeno necessario alla vita e che, troppo spesso viene
RispondiEliminacontaminato per motivi di trascuratezza da parte di chi dovrebbe essere
attento a salvaguardare la salute dei suoi simili, ma non si preoccupa di causare impunemente un così grave inquinamento. Versi sentiti, condiviso lo sconforto. Un abbraccio Rosanna, Grazia
Grazie a tutti per la graditissima visita e i commenti alla mia riflessione! La natura è la prima a risentire dei veleni che fortuitamente e a volte volutamente sono sparsi nell'aria...a presto e buona giornata a chi legge.
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questo post così interessante, complimenti per il bellissimo blog! Ti seguo!
RispondiEliminahttp://marycosmesi.blogspot.it
Grazie per la visita e il commento Mary, a presto è Buon fine settimana a te!
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