LETTORI FISSI

sabato 5 settembre 2015

LETTERA APERTA ALL'IPOCRISIA




Si parla di sensibilità…
Qualcuno si indigna per l'immagine del bambino siriano inserita nelle poesie, immagine che ha ispirato riflessioni.
Guardandola e ricordandola il cuore si stringe: il sonno di mio figlio aveva la stessa postura.
Una immagine che strazia, che sferza, che riesce a umiliarci.
Che ci ricorda quanto siamo feroci e volubili. E ipocriti.
Perché l 'immagine è complemento alla poesia, l’essenziale è che non sia   impressionante o disgustosa.
Nulla di disgustoso o impressionante  emana l’immagine che ha scosso tutti, trasmette solo il risultato dell’ indifferenza del mondo, la sua ipocrisia.
Quella di chi si gira dall’ altra parte quando vi sono queste tragedie, di chi spaventato o inorridito distoglie gli occhi dalle immagini e scritti – poesie o meno- per rifugiarsi nel suo orticello a rimirare la natura e pensare alle sue vicende in pace.
Quella di chi come mille altri, partecipa commosso – frase sbandierata in molte lingue- e poi il giorno dopo tace, distoglie occhi e cuore.
Non parlo solo delle persone, ma soprattutto delle istituzioni, ONU in prima linea.
Un organismo che nato per evitare guerre, si è adagiato su uno strategico silenzio e immobilismo.
Parlo di chi ha interesse che le guerre continuino per alzare il Pil del proprio paese.
Parlo dell’ Europa che ha elargito risorse e non controlla dove e come e cosa aiutano. Di chi ha visto in queste risorse “ la risorsa per salvare con l’ occupazione il sud Italia”. Col risultato che ben sappiamo, (vedi scandali recenti), con una discriminazione al contrario per i residenti, cittadini italiani che anch’ essi muoiono di fame, suicidi o meno…
Ora la mia poesia può forse non suscitare nulla, ma l’ ho scritta di getto, col cuore, proprio guardando questa atroce immagine, dove la morte sembra un riposo sereno in un panorama assurdo.
*

12 commenti:

  1. Rosanna, não se turbe pois,
    se a verdade vem à tona,
    crucificam-na junto ao poeta;
    sempre foi assim, Gente há que
    prefere o que nunca fere a sua "zona de conforto".

    Quanto às músicas de seu blogue. Puxa!
    São incríveis!
    Um forte abraço!

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    1. Grazie Arnaldo, è proprio così, disturba la verità! Grazie per il tuo apprezzamento, a presto!

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  2. Hum! Desculpe o tradutor está uma lástima!

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    1. Il traduttore a volte è terribile! Però il senso dello scritto si capisce. Buon fine settimana Arnaldo!

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  3. Comunque questi fatti, a prescindere dalla foto, Rosanna, avvengono troppo spesso ultimamente. Solo che noi per svegliarci e prenderne coscienza abbiamo bisogno anche di vedere, oltre che sentire. Gli occhi veri dovrebbero essere quelli delle nostre anime attente e sensibili, senza sollecitazioni di sorta, ma che troppo spesso ignorano, si distraggono o dimenticano prestissimo!
    Per quanto riguarda la politica e gli interessi di chi vuole che i conflitti continuino per scopo di lucro, predicando magari bene e razzolando malissimo, sono d'accordo con te!
    Un caro saluto, amica mia! :)

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    1. Grazie Cesare, è vero è un periodo di incredibili vicende che dovrebbero scuotere le coscienze, e questa ultima vicenda in particolare, forse lo sta già facendo! Un caro saluto a te!

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  4. Credo che ognuno di noi sia libero di sensibilizzarsi nel modo che iritiene più
    opportuno, agli eventi che presenta la vita, e quindi di esporre pensieri ed
    osservazioni, anche poetiche, con immagini idonee e consone.....
    In quanto alla gravità degli eventi, di cui siamo inermi spettatori, trovo una
    crudele ripetitività,con quanto avvenuto in passato, solo non capisco perchè gli
    organi preposti alla salvaguardia della vita umana non fermino questo scempio....
    ma forse interessi enormi, che noi ignoriamo sono alla base della disumanità
    umana....
    Ho letto con molto piacere il tuo articolo, Rosanna, un abbraccio, silvia

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    1. Grazie Silvia, hai ragione, c'è una crudele ripetitività, ma forse qualcosa sta cambiando, e c'è voluto quella immagine straziante, che smuove nel profondo...

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  5. Mia cara Rosanna, non posso che condividere il tuo sfogo... purtroppo è proprio così: è molto più comodo girarsi verso il proprio orticello e far finta che non sia accaduto nulla...Troppo sono gli interessi di paesi che rendono insensibili a queste tragedie....e soprattutto credo che ognuno debba sentirsi libero di esprimersi con i mezzi che ha a disposizione: immagini e parole che ritiene più opportune. Buona giornata Stefania

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    1. Grazie Stefania per la condivisione! Gli interessi economici sono così forti da spegnere ogni umanità...ma occorre sperare...Buona giornata a te!

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  6. Olá, Rosanna.

    Os povos menos favorecidos pela fortuna, os que se criaram em paises do Terceiro Mundo não tem a proteção que lhes deveria dar a ONU. Essa ajuda também deveria ser dada pelos países ricos. Então vemos crianças e velhos, homens e mulheres passando as mais sérias humilhações. Uma pena que tenha de ser assim

    Um abraço.

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    1. Quello che fa male è che occorrono vittime per scuotere le coscienze...Grazie Pedro per il graditissimo commento e visita, un abbraccio a te, e buona settimana!

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