LETTORI FISSI

venerdì 29 settembre 2017

OSSIDAZIONE

 Agnes Herczeg, legno e ricamo.


Una gomma strana
che  nessun dolore annuncia
sfuma  contorni
rispettando la par condicio  destra e sinistra
toglie un poco di rosso a labbra
il castano ai capelli
l'ocra alle mani e luce all’incarnato

mi vuole evanescente e bianca
tatuata e inguardabile.


Sono un pioppo d’argine
scarno di foglie fiammanti, oscillo al freddo
diversa e già smemorata
di sguardi  curiosi che si impigliano su me
come  pungenti unghie di gatto su fragile seta.

Coriandoli dalle mani risalgono  braccia
si uniscono
discutono accordandosi per  ambigui decori
lasciano addosso sentieri, mancamenti azzurrini
improvvisi vuoti
come neri buchi stellari

Sfuggo così da perfezioni, sogni colorati
ambizioni impossibili
e mi allontano dagli altri a piccoli balzi 
distanze e assenze sempre più
lunghe...


6 commenti:

  1. Un'autoanalisi del momento, intinta in immagini dotate di ermetismo poetico,
    che donano allo scritto un indefinibile fascino
    Sempre notevoli i tuoi scritti, un abbraccio carissima,silvia

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  2. Grazie Silvia per la tua attenzione alle mie riflessioni. a presto è buona serata.

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  3. Complimenti davvero toccante, concordo con le parole di Silvia un'autoanalisi molto suggestiva e coinvolgente.

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  4. Grazie Daniele, gentilissimo, buona domenica a te.

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  5. Un'autoanalisi molto ricca ed esplicativa dell'interiore che assorbe
    l'io della poetessa. Un versificare molto suggestivo ed affascinante. Un cao saluto Rosanna, Grazia!

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  6. Ti ringrazio per l'attenzione Grazia, gentilissima come sempre! a presto.

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