Nessun
occhio
contiene
l’indizio dei commiati
Alla
vigilia del vuoto
l’estate
urla
dolore e gioia
Il
freddo
unisce
corpi indeboliti
stelle
impenetrabili
resti
e voci
impolverate.
Sentieri
oltre l’argine
hanno
lastre d’eternità
e ai
lati
mattoni
spezzati
arsi dal
sole
che
qualcuno conterà
che
forse userà ancora.
Si piange d’emozione
al mattino, toccando
al mattino, toccando
chi ancora vive…
Disastri che si ripetono falciando vite, cancellando paesi, Dove accade lutti immani e gente smarrita chiedendosi perché la terra si ribelli. Purtroppo l'Italia è un paese ad alta densità sismica e ci rendiamo conto che dobbiamo conviverci con questo scempio. Speriamo che questa volta, chi di dovere si dia da fare per soccorrere e sistemare in modo decoroso questa povera gente e che non ci siano i soliti balletti e le solite truffe a discapito di gente indifesa e sofferente. Sempre brava ed attenta al sociale cara Rosanna.
RispondiEliminaSei brava, c'è poco da fare, sei brava.
RispondiEliminaUn dramma incontenibile, cui ci sottopone, senza pietà la terra, togliendo una parte essenziale di vita, a chi fortunamente,è superstite d'una catastrofe naturale
RispondiEliminaVersi molto apprezzati, un abbraccio Rosanna, silvia