Riempio d’oro le crepe di una tazza.
Ritorno dagli occhi
dai graffi lasciati al caso
le ferite e le mie storie
papaveri fragili
appaiono belle, valorizzate
Ho scritto sul muro
–io cancello-
beffa al divenire…
Ci avvelenano cemento e pietre
ma i papaveri sanno vivere finzioni
l’essere soli e in gruppo
senza acqua, né terreno
dove nessun saluto scivola
e sa di mare il tuo odore…
http://rosannagazzaniga.scrivere.info/index.php…
ma i papaveri sanno vivere finzioni
l’essere soli e in gruppo
senza acqua, né terreno
dove nessun saluto scivola
e sa di mare il tuo odore…
http://rosannagazzaniga.scrivere.info/index.php…
Fiori delicati e spontanei che rappresentano una forma di libertà di vita, in un
RispondiEliminadiscorso poetico, ove si ravvedono frammenti della propria vita....
Poesia apprezzatissima, buona serata poetessa, silvia
I papaveri riescono a vivere anche senza acqua, nascono e vivono spontanei, anche le tazze spesso sopravvivono incollate per molto tempo. Anche gli umani molto spesso sono soli anche in mezzo alla gente, anche con un compagno con cui non c'è dialogo. Gli umani molto spesso soffrono senza darlo a vedere. E' questione d'adattamento. Una lirica che trovo meravigliosa per le metafore che presenta. Complimenti poetessa, un abbraccio.
RispondiEliminaGrazia Denaro
Grazie per l'attenzione Silvia e Grazia. La natura con le sue variegate forme è per me fonte di grandi riflessioni...A presto e buona serata.
RispondiEliminaOlá, Rosanna!
RispondiEliminaUm belo poema, o seu CREPE D’ORO SUI PAPAVERI.
"[...]
Ritorno dagli occhi
dai graffi lasciati al caso
le ferite e le mie storie
papaveri fragili
appaiono belle, valorizzate
[...]"
Bom final de semana.
Abraços.
Grazie Pedro per il graditissimo passaggio e commento! a presto e buona giornata.
Elimina...i papaveri sanno vivere finzioni..
RispondiEliminabellissimi versi
Buona domenica
Gentilissima Cettina, grazie e a presto.
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