Immagine di Norman Rockwell
ESENZIONE
Moltitudini
risorgono fianco a fianco
da una
fessura d’eternità sfiorata per caso
dietro
palpebre chiuse, hanno scelto di riprovare
rinnovare
esenzioni a ferite.
Nelle
mani gli esiti degli ultimi incontri
(esami
di compatibilità, stesso gruppo sanguigno
rimescolio, stessi timidi sorrisi)
la sala
d’attesa è piena di gente
qualcuno
parla
qualcuno
si occupa di enigmistica
incrociando
parole perdute e soluzioni
e tutti
sono malinconici e insofferenti.
A chi non ha ancora toccato il fondo
verrà detto che deve rimettersi in fila
Una voce
dura dietro muri di vetro
scandisce
rifiuti
(un
suono nasale nessun abbozzo d’emozione)
un grigio
altoparlante ne amplifica il senso a tutti.
Forse è
solo la vergogna che fa male
agli
esclusi
quelli
che arrivano sempre in ritardo,
increduli.
La vita chiama in sequenza i numeri
in un
orario ben definito tra un vagito e un sospiro
ma io
non attendo.
Tornerò forse in un pomeriggio di pioggia
oggi no,
oggi inutile porgere la mano
del mio mite
bisogno all’ indifferenza
oggi un raggio di sole parla di primavera…
Esenzione di rosanna gazzaniga (Impressioni)
Immagini tristissime, di grande realtà, che hai descritto abilmente in questa serie di bei versi, che inducono a profonde riflessioni, cara Rosanna
RispondiEliminaUn abbraccio e felice giornata,silvia
La speranza a volte è delusa...arriva in ritardo la consolazione del cuore.
RispondiEliminagrazie per il commento Silvia, buona giornata e a presto!
UN raggio di sole non fa primavera, Purtroppo in questi casi è tutto asettico, tutto anonimo, non c'è la buona parola che in questi casi farebbe tanto bene, una bella poesie, soprattutto vera cara Rosanna, molto apprezzata!
RispondiEliminaGrazia Denaro
Grazie del passaggio Grazia, a presto e buon fine settimana!
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