LETTORI FISSI

lunedì 21 ottobre 2013

PAURA A CENA







PAURA A CENA
 
Tremo in nome e per conto
di una vita stampata
in fogli di neve
ho un brivido gelido,
vibro la fame di stabilità
l’ apparente perfezione;
sul viso gocce di dolore freddo
impallidisco
poi arrossisco.
Gli altri mi guardano, tutti!
Al centro dell’attenzione
di nuovo…
A cena gustando  la vita
uno schizzo scuro mi è arrivato addosso
fango, caffè
o sugo d’anima bruciato?
Si espande, macchia inatteso
penetra ogni fibra
investe la pelle
la inumidisce raffreddandola
mi insudicia.
Diventata ormai  impresentabile
mi nascondo
mi arrabbio
ma poi mi scuoto
forse è solo l’abito ad essere sporco…



6 commenti:

  1. A volte non riusciamo a non far trapelare quel profondo senso di disagio che proviamo in alcune situazioni, scaturite da un particolare irrelevante, ma che agli occhi del nostro sè diviene importante e insostenibile....
    Bellissima lirica, buona settimana e un bacione, mia cara, silvia

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    1. Grazie Silvia, hai colto il significato di disagio e paura di essere giudicati per imperfezioni innate o acquisite...Un abbraccio e buona giornata a te.

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  2. Ciao Rosanna, la tua lirica esprime sapientemente quel disagio, quelle paure che nascono da nostre interne insicurezze......
    Complimenti per i tuoi versi che ho apprezzato molto.
    Buona serata, Stefania

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  3. Grazie Stefy del graditissimo commento e passaggio! Buona settimana a te!
    rosanna g.

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  4. Una lirica che trasmette il disagio di mostrare la paura che ci sovrasta all'improvviso, sono momenti di sofferenza ma che per fortuna, ragionandoci sopra riusciamo pian piano a rasserenarci.
    Versi che inducono a meditare sull'animo umano. Brava come sempre Rosanna per i tuoi scritti
    significativi.
    Buon inizio di settimana, un abbraccio!
    Grazia Denaro

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    1. La tua attenzione mi gratifica moltissimo Grazia! buona giornata a te!

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